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Manovra, cedolare secca per affitto di negozi e uffici: risparmi fino a 2800 euro all'anno

15 ottobre 2018 - (Teleborsa) In questi giorni si fa un gran parlare di cedolare seccaanche nel settore commerciale con l’obiettivo dichiarato, ovviamente, di provare a far ripartire un mercato che a causa della crisi ha subito più di qualche battuta d’arresto, provando dunque a dare una boccata d’ossigeno e dinamicità. L’introduzione nella Legge di stabilità, da parte del governo, della cedolare secca anche nel settore commerciale porterebbe risparmi fiscali medi annui per i locatori di negozi fino a 2.800 euro a Milano, 2.100 euro a Napoli, 1.800 euro a Roma. E’ quanto emerge da un’analisi di Solo Affitti, che nella simulazione ha ipotizzato un locatore medio, con un reddito lordo di 30.000 euro annui che non gode di alcuna detrazione particolare e che aggiunge a questo reddito da lavoro il reddito da locazione di un negozio di sua proprietà.
SEGNALE POSITIVO IN UN’OTTICA DI RILANCIO – “La misura della cedolare per i locali commerciali – spiega la responsabile dell’ufficio studi di Solo Affitti, Isabella Tulipano – è un ottimo segnale per il comparto immobiliare destinato all’impresa, che potrà rilanciare l’offerta di negozi e uffici, i cui prezzi di affitto sono in continuo calo da 9 anni. Tuttavia è senz’altro opportuno, anzi prioritario, associare a questa utile soluzione sul fronte dell’offerta di negozi delle iniziative per stimolare la domanda immobiliare, come ad esempio sgravi alle imprese che investono in una nuova attività economicaâ€.
LA CARTINA GEOGRAFICA DEL RISPARMIO – A Milano, dove il canone di locazione medio dei negozi è di oltre 1.500 euro al mese, il risparmio fiscale medio annuo derivante dall’applicazione della cedolare secca sarebbe – prosegue l’analisi – di 2.809 euro, quasi il 35% in più rispetto a Napoli (2.084 euro), dove però il canone di locazione degli esercizi commerciali è più basso (1.150 euro). Nella capitale il risparmio fiscale medio che ricaverebbero i locatori di negozi ammonta a 1.800 euro: un valore più basso, in linea con il costo medio degli affitti, che mediamente non supera i mille euro (993 euro) a causa dell’incidenza delle ampie periferie di Roma sul calcolo della media degli affitti in città.

L’analisi evidenzia risparmi di 1.268 euro Bari e Firenze, dove il canone di locazione medio mensile è di 700 euro. i vantaggi fiscali si riducono progressivamente a Bologna (1.147 euro) e Torino (1.075 euro), dove i canoni medi sono rispettivamente di 633 euro e 593 euro.

“In nove anni – prosegue Tulipano – i canoni medi di locazione dei negozi nelle città capoluogo di regione in Italia sono calati del 23,7% passando da una media di 1.007 euro del 2009 a 768 euro nel 2017. Per quanto riguarda gli uffici, i prezzi di affitto sono scesi del 14,4%, da 610 euro a 522 euroâ€.



Altro aspetto piuttosto interessante è che l’introduzione della cedolare secca potrebbe accelerare i tempi di locazione che negli ultimi anni sono aumentati. Per affittare un negozio si impiegano, infatti,  mediamente 6,3 mesi, quasi il doppio (43,2%) rispetto al 2010. Leggermente più lunghi i tempi per gli uffici (7,1 mesi), aumentati in misura rilevante (43,2%) rispetto al 2010 (4,6 mesi).



Fonte: QuiFinanza

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